Anche CNA Piemonte è stata presente all’Assemblea di CNA Nazionale a Taormina, che venerdì si è svolta in un momento decisivo per il Paese – come ha sottolineato in apertura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – in un delicato momento di congiuntura internazionale.
“Le radici del nuovo”, il motto scelto per questa edizione, rimanda infatti fortemente ad un futuro da costruire e poggiare su una solida base nell’oggi.
Il Presidente Nazionale di CNA Dario Costantini ha esordito sul palco aprendo i lavori, di fronte ad una numerosissima platea, richiamando tre concetti molto importanti: “Tenere fede agli impegni”. “Reagire agli imprevisti trovando soluzioni alternative”. “Fare di necessità virtù”.
Nella sua relazione annuale ha sottolineato come le rappresentanze nazionali raggiungano una prospettiva condivisa a livello europeo sui temi che sono strategici e attraversano i confini nazionali, aggiungendo che i sistemi imprenditoriali hanno un bisogno vitale di una prospettiva di lungo termine, di scala europea, entro cui determinare obiettivi ed azioni conseguenti.
Costantini ha quindi ricordato il Manifesto della CNA, citando “il risultato di un lavoro condotto con le nostre articolazioni territoriali, un ulteriore esempio della capacità della CNA di tenere saldi i legami al suo interno, di essere insieme centro e territorio, di essere una comunità che sa operare come un sistema integrato e coerente”.
Delio Zanzottera, Segretario di CNA Piemonte, ha mostrato molta soddisfazione per il momento di incontro e confronto, sottolineando la folta delegazione piemontese presente a Taormina: “L’assemblea che sfida il covid, la guerra, la crisi energetica. Un’assemblea che abbiamo voluto con forza, andando oltre le elezioni, la mancanza della politica, perché noi ci siamo. Siamo qui, resilienti… Le piccole imprese sono presenti e lo vogliono dire ad alta voce. Saremo più forti di prima”.
La CNA si mette dunque a disposizione del Paese per progettare il futuro, affrontando con soluzioni lungimiranti le innumerevoli sfide che si hanno di fronte tra cui la guerra e la crisi energetica, il cambiamento climatico, l’impennata dei prezzi e la carenza di materie prime.
Ha concluso Costantini: “Le nostre imprese si mettono a disposizione del Paese. E lo fanno consapevoli del contributo che è possibile dare. Il nostro mondo è reattivo e per questo proponiamo un nuovo Patto Sociale, per concertare le soluzioni di tenuta e di rilancio dello sviluppo del Paese. Proprio come abbiamo fatto nel luglio del ‘93, quando tutti siamo stati chiamati a contribuire alla ripresa del paese e tutti siamo accorsi, pronti a dare un contributo, senza nulla chiedere in cambio. Un Patto sociale che punti alla crescita e all’aumento della produttività come garanzia di sostenibilità e stabilità per l’Italia”.
Un Patto Sociale che conti sui soggetti più rappresentativi a livello nazionale che sanno integrare gli interessi particolari negli obiettivi generali.
Il Presidente della CNA, dopo aver parlato del delicato tema dell’energia che, peraltro, è fortemente connesso alla riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, ha concluso sul tema lavoro: “Nonostante il rallentamento dell’economia, continuiamo ad assumere, eppure incontriamo grandissime difficoltà a trovare lavoratori specializzati. C’è urgenza di riformare il mercato del lavoro e colmare la scollatura tra programmi, percorsi formativi e opportunità occupazionali. Per le Imprese, certo, ma anche e soprattutto, per i giovani, parte essenziale del futuro che vogliamo costruire e che, data l’enorme complessità dei tempi che viviamo, non può essere lasciato al caso e all’incertezza”.