In merito alla discussione sull’esame definitivo del codice degli appalti in sede di Consiglio dei Ministri, CNA manifesta tutto il suo stupore per l’assenza di riferimenti ai consorzi artigiani. In occasione dell’evento organizzato da CNA Piemonte ad Alessandria, gli artigiani e i piccoli imprenditori hanno espresso la loro perplessità per un testo che non soddisfa le loro richieste. All’incontro erano presenti i Parlamentari piemontesi che hanno portato il loro contributo al dibattito. Sono arrivati i saluti istituzionali del Presidente della Regione Alberto Cirio, mentre non ha potuto partecipare all’appuntamento l’On. Chiara Appendino. In rappresentanza della Regione Piemonte era invece presente in loco il consigliere Domenico Ravetti.
Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte, tira le somme: “Ieri ad Alessandria, durante l’evento organizzato da CNA Piemonte che ha visto la partecipazione di più di cento imprenditori, abbiamo affrontato il tema insieme ai Parlamentari piemontesi, agli imprenditori e agli amministratori locali e ai funzionari responsabili dei dipartimenti delle Politiche Industriali e delle Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi di CNA Nazionale: la burocrazia è un vero e proprio Everest per le piccole imprese. Siamo molto preoccupati per l’assenza delle istanze degli artigiani nel dibattito politico, e ancora una volta dobbiamo sottolineare che piccola impresa ed artigianato costituiscono l’ossatura del sistema produttivo del Paese. Mi associo quindi all’allarme lanciato dai vertici nazionali di CNA sottolineando che senza il ruolo dei consorzi artigiani di fatto viene meno la possibilità di partecipare agli appalti pubblici per le imprese artigiane, che in tal modo perdono definitivamente la possibilità di crescere e di competere in questa fetta importantissima di mercato. Avevamo sottolineato l’importanza della suddivisione degli appalti in lotti quale elemento facilitatore della partecipazione delle piccole imprese, la presenza nei bandi di elementi premiali per valorizzare la partecipazione delle imprese del territorio e la presenza nei bandi di indicazioni specifiche per promuovere le forme aggregative come i consorzi artigiani. Vista l’attenzione trasversale dimostrata dai partiti e dagli esponenti politici nei confronti delle piccole e medie imprese e delle istanze sollevate da CNA. Siamo quindi a richiedere che il testo sia modificato prima dell’entrata nel Consiglio dei Ministri”.