Nella giornata di mercoledì 7 giugno, presso il Mercato Centrale di Torino, si è tenuto l’incontro organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte dedicato al tema dei Distretti del Cibo.

Durante la tavola rotonda tra i rappresentanti dei diversi soggetti portatori di interessi per la costituzione dei Distretti, Elena Schina, in sostituzione del Presidente regionale di CNA Agroalimentare, ha ribadito il ruolo giocato dalle imprese di trasformazione agroalimentare all’interno delle filiere locali del cibo.

Fatte 100 le imprese rientranti tra le industrie di trasformazione alimentare, in Italia il 70% di queste è iscritta all’albo delle imprese artigiane della CCIAA di riferimento. Ciò vuol dire circa 3500 imprese in Piemonte.

Quindi l’Invito della Regione Piemonte al confronto con gli altri soggetti interessati, ed in particolare il settore agricolo, può rappresentare un buon punto di partenza per dare evidenza dell’importanza dei diversi soggetti che operano all’interno delle filiere agroalimentari.

L’artigianato agroalimentare può rappresentare un elemento in grado di portare competenze, esperienze e valori ai Distretti costituiti e costituendi. E può farlo perché lega le proprie produzioni alle tipicità del territorio e ne conserva le tradizioni.

Seguendo la stagionalità, ed in molti casi acquistano localmente, contribuisce alla sostenibilità globale delle produzioni.

Inoltre, negli anni le piccole imprese agroalimentari hanno saputo evolversi valorizzando anche la loro componente esperienziale per un turismo maggiormente consapevole e a misura di famiglia.

In molti casi l’artigianato agroalimentare fa già rete con l’agricoltura e gli altri attori locali della filiera. I Distretti del Cibo possono essere strumenti utili allo condivisione e alla messa a sistema di quanto già vive sul territorio, accompagnandone l’evoluzione e valorizzandone l’eccellenza.

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