Ripristinare le regole del libero mercato nel comparto dell’autoriparazione, contrastare le pratiche distorsive attraverso forme di canalizzazione forzata della riparazione e garantire maggiormente la qualità e la sicurezza degli interventi riparativi sui veicoli: queste le finalità della Proposta di legge al Parlamento “Modifica al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private)” presentata dal Gruppo consiliare regionale della “Lega Salvini Piemonte” (primo firmatario Sara Zambaia), che recepisce le proposte formulate da Confartigianato Piemonte, CNA Piemonte, Casartigiani Piemonte.
Spiega Loredana Porcelli, Presidente del Gruppo Regionale Carrozzieri di Confartigianato Imprese Piemonte: “Questa proposta di legge intende porre rimedio a una grave situazione, accresciuta nel tempo, caratterizzata da una distorsione del principio di libera concorrenza del mercato nel comparto dell’autoriparazione delle imprese di carrozzeria, con risvolti preoccupanti anche per la circolazione veicolare. In Italia operano oltre 20mila carrozzerie che danno lavoro a più di 60mila addetti. Il Piemonte conta circa 2.600 imprese e 8mila persone occupate. Il comparto sta attraversando una fase molto critica in quanto condizionato dalla crisi energetica e dal rincaro dei materiali di ricambio, che mettono a forte rischio la sua sopravvivenza. A ciò si aggiunge il fatto che le nostre imprese si trovano a subire un abuso di posizione dominante da parte delle compagnie di assicurazione causata da una sempre maggiore canalizzazione della clientela da parte delle stesse mediante il ricorso a condizionamenti contrattuali, accompagnati da dinamiche liquidative volte a non riconoscere i costi aziendali delle imprese artigiane. Ne consegue che per le imprese di carrozzeria, oggi, non esiste più un libero mercato”.
“A causa di tutto ciò – aggiunge Silvano Gecchele, Presidente Regionale CNA Carrozzerie – le imprese di carrozzeria non convenzionate si vedono sottrarre commesse di lavoro da parte di clienti (o potenziali clienti) indotti a rivolgersi altrove con conseguente forte riduzione della propria attività e dei margini di guadagno. Per altro verso, le imprese convenzionate hanno perso la loro capacità di libera determinazione delle tariffe di mano d’opera secondo le regole di mercato, in quanto indotte dalle compagnie di assicurazione ad accettare tariffe al di sotto di quelle normalmente applicate. Ne deriva il forte rischio che gli interventi riparativi, per garantire margini di guadagno utili alla sopravvivenza delle imprese, di fatto costringano le stesse a lavorare sottocosto, molte volte sacrificando la qualità con conseguente aumento del rischio della sicurezza dei veicoli che circolano su strada”.
“Le pratiche distorsive della concorrenza – ha aggiunto Giorgio Calvi, Responsabile Regionale Casartigiani Autoriparazione – vengono realizzate sia mediante strategie di marketing che condizionano pesantemente la libera scelta della carrozzeria da parte dell’assicurato (ad esempio contatti di call center o di agenti di assicurazione, allungamento dei tempi di liquidazione) e il suo diritto a ottenere una riparazione a regola d’arte, sia mediante l’applicazione, nei confronti dell’assicurato, di maggiori franchigie, clausole vessatorie o altri maggiori costi, in caso di libera scelta del riparatore di fiducia. L’obiettivo è quello di restituire dignità a chi effettivamente ripara la vettura, stroncare e non consentire l’ulteriore proliferare di strutture di ‘intermediazione di lavoro’ che hanno il solo scopo di ridurre l’autoriparatore, molto spesso, a un mero fornitore di manodopera a tariffe ben al di sotto della soglia di sopravvivenza”.
La Proposta di legge prevede, in particolare:
· il divieto alle imprese di assicurazione, a pena di nullità, di inserire nelle polizze per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile e nelle polizze per la risarcibilità dei danni accessori, pattuizioni contrattuali afferenti la scelta dell’impresa di autoriparazione e che hanno a oggetto l’introduzione di limitazioni e decadenza negli indennizzi e nei risarcimenti, discriminazioni nei massimali e nelle franchigie, penali o rivalse di qualsiasi natura;
· dispone, a carico delle imprese di assicurazione che offrono direttamente, indirettamente o tramite convenzione, la riparazione dei veicoli, l’onere di comunicare preventivamente al contraente o al danneggiato se viene effettuata la riparazione o la sostituzione della parte danneggiata, se la sostituzione avviene con ricambi prodotti dalla casa madre o con ricambi equivalenti e, infine, la tecnica di esecuzione della riparazione nel caso di danni estetici o provocati da eventi atmosferici e naturali.