Da secoli gli artigiani italiani creano abiti e accessori di moda. In particolare, il Piemonte ha, come vedremo, una lunghissima tradizione, non solo manifatturiera, che porta la nostra regione ad essere uno dei principali alfieri del made in Italy nella moda a livello globale. Oggi sono molte le aziende artigiane della moda piemontesi che mantengono viva questa tradizione. I loro prodotti sono di altissima qualità e vengono esportati in tutto il mondo.
Fra moda lenta, produzioni di nicchia e conservazione delle tradizioni, la moda artigianale in Piemonte dimostra una resilienza e una capacità di adattamento considerevoli, che le permettono di superare anche le contingenze più difficili.
La storia della moda artigianale piemontese
Quando si affronta il tema della moda in Piemonte è praticamente impossibile farlo senza prendere in considerazione la fiorente industria tessile, le cui radici si perdono letteralmente nella Storia. Il Piemonte nord occidentale e in particolare quello che oggi è il distretto biellese, raccolgono testimonianze in merito che risalgono all’epoca preromana. Le prime testimonianze scritte, che in qualche modo ufficializzano l’inclinazione di quella particolare zona, risalgono al tredicesimo secolo, con una serie di statuti che la regolavano. In un contesto come questo, che poi si evolverà fino allo scenario attuale, era naturale che la moda, fiancheggiata dall’eccellenza dei prodotti, si radicasse nel territorio piemontese.
Il legame fra l’impresa piemontese e la moda è cosi stretto che alcuni rivendicano addirittura Torino come prima capitale della moda italiana, facendone risalire la nascita all’Expo del 1911 e alla nascita del termine “Sartoria Italiana”. Proprio nella capitale prende il via la nuova spinta. Le stesse testimonianze raccontano di come il capoluogo raccogliesse sartorie e atelier destinati a soddisfare le esigenze di una clientela sempre più raffinata ed esigente.
Da Torino, nel corso degli anni, l’artigianato di eccellenza si è diffuso in tutto il Piemonte, differenziandosi anche in termini di offerta: dagli abiti alle borse, passando per gli accessori moda. Un settore in cui l’amore per il bello si incontra con quello per il ben fatto, sintetizzando perfettamente lo spirito che permea l’artigianato.
Il settore moda in Piemonte in numeri
I mercati negli ultimi anni sono stati oggetto di fluttuazioni considerevoli, che rendono difficile disegnare il quadro attuale. Secondo gli ultimi rilevamenti, il settore moda e accessori in Piemonte vedeva impegnate 2.180 imprese, all’interno di un comparto, quello del tessile, che complessivamente vedeva la presenza di 36.000 addetti e che copriva il 7,7% dell’export regionale.
Delle 2.180 imprese del settore quelle artigiane sono più di 1600, circa il 74%, con più di 5.500 addetti. In Piemonte l’impresa artigiana di moda costituisce una quota più prominente del settore rispetto alla media nazionale, in cui le piccole imprese costituiscono circa il 63,5% del totale del settore moda italiano.
Numeri che trovano una spiegazione anche nella vocazione piemontese per la qualità: la produzione infatti è nota per collocarsi nella fascia medio-alta. Fuori, insomma, dalla massificazione che caratterizza la moda industriale.
Proprio la ricerca della qualità e dell’eccellenza, valori fondanti dell’artigianato di moda artigianale piemontese, hanno dato origine ad alcune caratteristiche uniche, fra cui la nascita di numerose iniziative e progetti per la moda sostenibile, il green e, più in generale, una capacità da parte delle realtà artigiane di rispondere tempestivamente alle necessità e alle sensazioni del mercato. Del resto, la capacità di rileggere, interpretare e soddisfare i bisogni del pubblico è insita nel DNA stesso della moda.
Artigianato e moda: perché è un binomio vincente
La rinascita della manifattura artigianale, soprattutto nel campo della moda, è in pieno svolgimento. Grazie anche a una nuova generazione di imprenditori che sta combinando, come si dice in questi casi, il meglio di due mondi, combinando in modo vincente pratiche apparentemente distantissime, come l’uso del marketing online con il recupero di lavorazioni tradizionali, oppure l’uso di materiali completamente nuovi, eco-friendly oppure tecnici, all’interno di filiere tradizionali. Oppure, ancora, il semplice recupero di filiere e lavorazioni tradizionali che, attraverso i benefici della comunicazione digitale, raggiungono tutto il mondo dalle botteghe cittadine o dai laboratori più remoti delle valli piemontesi.
Le aziende artigiane piemontesi hanno successo nel mondo della moda perché offrono qualcosa di unico e speciale. I loro prodotti sono spesso realizzati a mano con cura e attenzione ai dettagli. Questo dà loro un livello di qualità ed eccellenza che i prodotti di massa semplicemente non possono eguagliare. Una caratteristica che diventa particolarmente importante nel settore della moda artigianale, complementare a quello del lusso, dove si stanno creando gruppi di clienti sempre più esigenti e sempre più attenti a diverse tematiche, che possono spaziare dall’attenzione ai dettagli superiore, fino alla sostenibilità.
Sono sempre più numerosi, per esempio, i clienti interessati ad acquistare prodotti che siano realizzati eticamente e sostenibili dal punto di vista ambientale. Le aziende artigiane spesso rispondono a questi requisiti per loro stessa inclinazione, che è un altro motivo del loro successo. Questo tema, insieme a quello della capacità di rispondere in modo agile e veloce a un mercato sempre più tumultuoso e al contempo esigente, porta le aziende artigiane a primeggiare nel settore della moda. Nel caso dei distretti piemontesi dando in questo modo continuità a una tradizione millenaria, almeno secondo alcune delle fonti più autorevoli.
Inoltre, le aziende artigiane hanno per loro stessa definizione a cuore l’eccellenza. Il perfezionamento continuo, la ricerca di un prodotto sempre migliore e sempre più ricercato costituiscono il reale valore aggiunto di questo settore. Che, proprio perché si pone naturalmente all’esterno delle logiche di massa, ne è minormente influenzato.
Le principali eccellenze piemontesi nel settore della moda artigianale
Ma come identificare le eccellenze all’interno di un settore così variegato e così diffuso su tutto il territorio? La risposta più semplice arriva dalla Regione Piemonte stessa che, attraverso il riconoscimento dell’Eccellenza Artigiana, identifica le aziende che si contraddistinguono per la qualità e il rispetto della tradizione nei settori Alimentare e Manifatturiero.
Il riconoscimento ha una storia più che ventennale e di recente è stato rinnovato anch’esso per renderlo uno strumento sempre più efficace ed attuale nell’identificare le realtà che si contraddistinguono nel territorio Piemontese, valorizzandole anche e soprattutto agli occhi dei consumatori. Fra le novità, introdotte e pensate di concerto con le Associazioni di Categoria, fra cui CNA Piemonte ci sono la durata temporale del riconoscimento, che ora è quinquennale (e potrà naturalmente rinnovarsi) e soprattutto l’estensione del marchio all’intera azienda, non a uno specifico prodotto come era nelle edizioni precedenti.
Perché il riconoscimento dell’eccellenza artigiana piemontese è così importante?
Per capirne la rilevanza, è sufficiente leggere i principali criteri di assegnazione:
- il miglioramento della gestione d’impresa in termini di processi, prodotti, servizi, relazioni;
- la tradizionalità e il legame con i territori;
- la formazione continua del titolare e dei suoi collaboratori;
- le performance della sostenibilità socio-ambientale;
- l’apertura verso mercati internazionali.
Insomma, le imprese artigianali di moda che possono fregiarsi di questo riconoscimento garantiscono non solo la qualità del prodotto, ma anche la tutela di una filiera la cui importanza storica è ampiamente riconosciuta.
Fino ad oggi Regione Piemonte ha riconosciuto l’Eccellenza Artigiana a 136 imprese del settore Tessile e abbigliamento, su tutto il territorio regionale.
L’importanza dei distretti
Nell’identificare le eccellenze nel settore della moda artigianale non bisogna dimenticare l’importanza che i distretti rivestono nel promuovere il Sistema e la qualità dei prodotti. I distretti, infatti, anche quando non strettamente legati all’artigianato, costituiscono poli (o hub, come spesso vengono chiamati oggi) all’interno dei quali anche le realtà artigiane trovano una loro collocazione e, in molti casi, opportunità di crescita e sviluppo.
Per capire l’impegno costante del territorio piemontese nel settore della moda, citiamo ad esempio due casi virtuosi che ne raccontano l’impegno. Entrambi afferiscono al mondo della formazione, uno dei temi più cari all’artigianato moderno.
Il primo riguarda Istituto tecnico superiore Tessile abbigliamento moda di Biella, che nel 2020 è stato primo in Europa nella presentazione di un progetto innovativo. Un gruppo di studenti ha vinto infatti la Best Product Competition grazie al progetto per la realizzazione di un tappetino per automobili realizzato con una filiera sostenibile, basata sugli scarti della lavorazione della lana e del riso.
Il secondo, più recente, riguarda la nascita a Novara della Fashion Makers School, aperta il 24 settembre 2022 nella sede delle ex Officine Grafiche De Agostini. Uno spazio nato per formare le figure professionali nel mondo della moda. Di particolare interesse in questo caso la genesi del progetto, nato da due realtà non strettamente territoriali: l’Istituto Secoli di Milano e Versace, a testimonianza dell’attrattività del Piemonte nel campo della moda.
Le Imprese artigiane di moda, insomma, costituiscono una parte fondamentale del tessuto produttivo del Piemonte, sia in termini numerici, sia in termini di indotto. CNA Piemonte è vicina a questo settore attraverso la sezione regionale di Federmoda: Federmoda Piemonte.