Era stato annunciato dal palco dell’assemblea nazionale del novembre a Milano. Adesso si fa in discesa la strada che porta al dimezzamento dell’Imu sui capannoni.
“E’ stato compiuto un passo importante verso la deducibilità integrale dell’Imu sugli immobili strumentali, un atto di giustizia fiscale – ha scritto CNA nazionale in un comunicato -. Come il governo aveva promesso alla CNA, un emendamento alla manovra raddoppia l’attuale livello di deducibilità dal 20 al 40 per cento riconoscendo, sia pure parzialmente, che gli immobili strumentali – capannoni, laboratori, negozi – non costituiscono un bene di lusso ma sono indispensabili all’attività d’impresa e alla creazione di lavoro. Avevamo chiesto al governo atti concreti in favore degli artigiani e delle piccole imprese. Ieri si è cominciato a passare dalle parole ai fatti”.
Un concetto ribadito dal presidente regionale Fabrizio Actis.
“L’abbassamento della pressione fiscale sui capannoni è una nostra battaglia. Da anni chiediamo di considerare i capannoni strumenti di lavoro e quindi non tassabili. Questo è un passo avanti, promesso ad artigiani e piccoli imprenditori a Milano e oggi è in fase di realizzazione. E’ la prima volta. Siamo contenti, ma il nostro compito, ora, come regionale è quello di promuovere la notizia sui territori, per far capire agli imprenditori e agli iscritti quali sono i traguardi che riusciamo a raggiungere quando lavoriamo insieme”.

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