Una parte delle risorse del PNRR che il Governo è in procinto di ridiscutere con Bruxelles potrebbero essere utilizzate per potenziare la prestazione universale sulla non autosufficienza prevista dalla recente legge delega varata dal Governo il 21 marzo scorso.

Proprio questa, infatti, è una delle richieste che CNA Pensionati ha avanzato in Senato nel corso del convegno “Silver Economy: il benessere delle persone al centro delle nuove politiche di protezione sociale”, alla presenza, fra gli altri, di Anna Rossomando vicepresidente del Senato, Elena Murelli, della Commissione affari sociali e sanità del Senato, Sandra Zampa della stessa commissione così come Ignazio Zullo, che nel suo intervento ha invitato CNA Pensionati a partecipare ai lavori dell’Intergruppo parlamentare per l’Invecchiamento Attivo appena ricostituito.

Nell’occasione, la nostra Regione era rappresentato da una delegazione di CNA Pensionati Piemonte, composta da Renato Ciocchetti (Presidente regionale), Vilmer Pozza ed Enzo Innocente (membri della Direzione regionale e presidenti di CNA Pensionati Biella e Torino), Sergio Oggero (Coordinatore Regionale) e Simone Trovò Santi (Coordinatore provinciale di Asti).

«Secondo l’Istat le persone con più di 65 anni sono in Italia quasi 14 milioni, pari al 23% della popolazione – ha sottolineato Giovanni Giungi, Presidente nazionale di CNA Pensionati – e non è un caso che sia proprio il PNRR ad assicurare verso questa categoria circa 10 miliardi di euro, considerando la maggior parte delle misure presenti nella Missione 6 e alcune più specifiche e dedicate della Missione 5».

«Noi crediamo – ha aggiunto – che occorra spendere bene queste risorse, coinvolgendo in particolare coloro che ne saranno i principali beneficiari, come i sindacati dei pensionati, il mondo del Terzo settore, le professioni sanitarie. Proprio per questo abbiamo presentato oggi il nostro Osservatorio permanente sulla silver economy dedicato ai temi sanitari e alla telemedicina».

«Secondo CNA Pensionati – ha spiegato il Presidente di CNA Pensionati Piemonte, Renato Ciocchettioccorre intervenire potenziando la medicina territoriale; investendo e gestendo le nuove tecnologie; costruendo città sostenibili a misura di terza età e immaginando l’introduzione di sostegni per incentivare la domotica nelle case degli anziani».

«La risposta per un nuovo welfare non è la privatizzazione di servizi pubblici, bensì la costruzione di un sistema ispirato alla sussidiarietà – ha chiarito Dario Costantini, Presidente nazionale CNA in conclusione del convegno -. Altro tema centrale da risolvere è quello degli anziani soli, aumentati del 24% negli ultimi 12 anni. Un dato significativo che va attenzionato e che ci obbliga come Paese a fare sforzi ulteriori di assistenza alla persona. Anche per questo il PNRR rappresenta la sfida principale per l’Italia e il termine fallimento non è contemplato. La sfida per la politica è quella di guardare in avanti, ma di farlo come non è mai stato fatto fino ad ora. E proprio i pensionati devono essere i più contenti perché è un discorso che riguarda soprattutto loro. L’Italia realizzerà il PNRR se verranno coinvolte le imprese private, le nostre micro e piccole imprese, attivando anche investimenti privati. Al tempo stesso va superato il dualismo culturale tra Stato e privati. Non sono alternativi, ma devono essere complementari».

Condividi questo articolo

Articoli simili