Possono non piacere, apparire “sterili”, freddi, ma spesso i numeri costituiscono l’unica via per comprendere determinate situazioni o contesti. I numeri sono ciò che fotografa meglio, ad esempio in termini di Prodotto Interno Lordo, il peso specifico di un settore economico come quello cinematografico e audiovisivo, una filiera forse poco nota ai più, che ne apprezzano, al limite, il prodotto finale.

Ebbene, nel nostro Paese le dimensioni di questa specifica filiera sono di tutto rispetto: l’Italia è il quarto mercato di riferimento in Europa, il terzo per produttività del lavoro, dopo Germania e Francia: 9mila imprese, 65mila posti di lavoro, che diventano 114mila se si considerano anche le filiere connesse.

Il fatturato generato dal comparto si attesta intorno ai 13 miliardi e “cuba” il 10% di quello continentale. Inoltre, occupa la forza lavoro più giovane e con una percentuale di donne maggiore rispetto alla media nazionale, con più competenze digitali e linguistiche.

Altro dato da non trascurare: il cosiddetto “effetto moltiplicatore” sull’economia nazionale. Ogni euro investito ne genera 3.54 (fonte Cdp, Casa Depositi e Prestiti).

Ecco perché gli addetti ai lavori di questo misconosciuto settore economico e produttivo si sono dati appuntamento nelle sale del cinema “Adriano”, a Roma. Il convegno, che si è tenuto venerdì scorso 5 aprile, era intitolato “Vogliamo che ci sia ancora un domani”, e ha rappresentato l’occasione per lanciare l’SOS di tutta l’industria cinematografica e audiovisiva indipendente al Governo.

«L’appuntamento è nato con l’obiettivo di unire diverse sigle rappresentative di una filiera lunga e articolata, provando a fare sintesi delle proposte in un’ottica di positiva e fattiva collaborazione con l’Esecutivo, e nello specifico con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che svolge un ruolo fondamentale di regolamentazione e supporto al settore. Ci aspettano mesi importantissimi in cui ridisegnare il quadro degli strumenti del settore, un percorso che siamo sicuri realizzeremo insieme perseguendo i medesimi obiettivi di valorizzare e difendere un settore fondamentale per il Pil, l’occupazione e la promozione dell’Italia nel mondo», ha dichiarato Gianluca Curti. Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo.

Al meeting capitolino, in rappresentanza di CNA Cinema e Audiovisivo Piemonte, erano presenti il Presidente Mattia Puleo e la Coordinatrice Rachele Sinico.

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