I dati che emergono dallo studio dell’Ires fanno ben sperare: in Piemonte nel 2022 gli investimenti sono aumentati del 10%, il settore delle costruzioni, anche per effetto degli incentivi fiscali, ha segnato una robusta crescita (+ 9,6% in termini di valore aggiunto).
In più, nel 2022 si è registrata una crescita del prodotto regionale del 3,4% (ben superiore alle aspettative iniziali, attestate attorno al 1,9%) e una ripresa dell’occupazione che, dopo anni di stagnazione, ha registrato una variazione positiva (+1%), accompagnata dalla diminuzione degli occupati part-time (-14%) e dei dipendenti con contratto a termine (-5,8%) a vantaggio di contratti stabili e full-time.
Si segnala anche la riduzione della disoccupazione giovanile (-3% rispetto al picco del 2019 per la fascia sino ai 29 anni di età) che contribuisce a spiegare il calo dei NEET.
Nonostante ciò, guardiamo con grande preoccupazione la divisione interna al Parlamento sulle politiche da attuare sul Mes e ciò che sta accadendo relativamente alla situazione bellica, fattori che necessariamente modificheranno gli equilibri politici ed economici a livello nazionale e internazionale con pesanti ricadute sul tessuto produttivo.
Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte: «Le micro imprese, finalmente emergendo dalle profonde acque della crisi, si trovano ancora di fronte a sfide significative. Sebbene la ripresa economica sia in corso, queste imprese necessitano di misure creditizie e finanziarie che possano sostenere ulteriormente il loro cammino verso la ripresa. Dopo anni di difficoltà, molte di esse si ritrovano a combattere con un pesante debito e risorse economiche limitate. Questa situazione le rende vulnerabili nel far fronte ai pagamenti e c’è il rischio che, nel breve termine, non siano più considerate affidabili dalle banche e si trovino senza accesso al credito. Per affrontare questa sfida, è fondamentale che le micro imprese possano beneficiare di politiche e programmi che agevolino l’accesso a finanziamenti adeguati. Le risorse finanziarie pubbliche messe a disposizione tramite il PNRR e i Fondi europei potrebbero rappresentare un’opportunità per fornire il sostegno necessario. È imperativo che le istituzioni regionali e locali, in collaborazione con il governo centrale, si impegnino per garantire un’allocazione efficace di tali risorse, in modo che raggiungano le imprese che ne hanno più bisogno».
«È necessario – continua Zanzottera – promuovere politiche che aiutino a ridurre il debito delle micro imprese attraverso la ristrutturazione dei debiti o la negoziazione di piani di rimborso più flessibili. Allo stesso tempo, è fondamentale implementare programmi di supporto specifici che migliorino la gestione finanziaria e promuovano la sostenibilità economica delle micro imprese. Le micro imprese stanno affrontando la ripresa dopo anni di crisi, ma richiedono misure creditizie e finanziarie adeguate per garantire la loro continuità e crescita. È fondamentale che le risorse pubbliche, come quelle fornite tramite il PNRR e i Fondi europei, vengano impiegate in modo strategico per sostenere queste imprese e assicurare un accesso equo al credito. Bisogna fornire alle micro imprese programmi di formazione e supporto per migliorare la loro competitività, la pianificazione aziendale e lo sviluppo delle competenze imprenditoriali. Questo può contribuire a migliorare la loro capacità di far fronte ai pagamenti, ridurre il rischio di insolvenza e aumentare l’attrattiva per le istituzioni finanziarie».
Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte: «Le istituzioni pubbliche possono promuovere politiche che semplifichino gli adempimenti amministrativi e riducano la burocrazia per le micro imprese. Ciò potrebbe includere agevolazioni fiscali, incentivi all’assunzione di personale e semplificazioni normative che favoriscano la crescita e l’accesso al mercato. Sebbene le micro imprese stiano vedendo segnali positivi di ripresa, è fondamentale adottare misure creditizie e finanziarie adeguate per favorire la loro ripresa a lungo termine. La collaborazione tra istituzioni finanziarie, settore pubblico e privato, insieme a programmi di supporto e semplificazione amministrativa, può contribuire a garantire che queste imprese non solo superino la crisi, ma abbiano anche l’opportunità di crescere, creare occupazione e sostenere lo sviluppo economico della regione».
«Per favorire ulteriormente la ripresa delle micro imprese, è opportuno continuare a implementare politiche che incoraggino l’innovazione e la diversificazione delle attività economiche – aggiunge Genovesio -. Programmi di sostegno alla ricerca e sviluppo, l’adozione di tecnologie innovative e la trasformazione digitale ed ecologica possono aiutare le imprese ad adattarsi alle dinamiche del mercato, migliorare la loro competitività e diversificare le fonti di reddito. Inoltre, è cruciale facilitare l’accesso ai mercati nazionali e internazionali per le micro imprese. La promozione di reti di collaborazione e partnership commerciali, l’organizzazione di fiere settoriali e l’assistenza nella ricerca di opportunità di esportazione e nell’accesso a catene di approvvigionamento globali possono consentire alle micro imprese di ampliare il loro mercato e accrescere le opportunità di crescita».
E conclude: «Bisogna sostenere l’imprenditorialità e l’avvio di nuove micro imprese. L’offerta di programmi di incubazione, finanziamenti agevolati e servizi di consulenza può stimolare gli imprenditori a lanciare nuove attività e semplificare il processo di avvio e consolidamento delle micro imprese. Complessivamente, le misure creditizie e finanziarie, insieme a politiche di supporto all’innovazione, all’accesso ai mercati e all’imprenditorialità, possono creare un ambiente favorevole per la ripresa e lo sviluppo delle micro imprese. Tali azioni possono contribuire a garantire che queste imprese superino gli ostacoli finanziari attuali e diventino attori vitali e resilienti nell’economia regionale».