Oggi, mercoledì 8 marzo 2023, ricorre la Giornata Internazionale della Donna, una data simbolica, che si traduce nella quotidiana lotta per l’emancipazione femminile, la parità di genere e i diritti. Non solo donne, ma anche figlie, madri, mogli, compagne, lavoratrici e, talvolta, imprenditrici.

CNA Piemonte, nell’augure a tutte e tutti una Buona Festa della Donna, ha voluto raccontare le storie imprenditoriali di cinque donne che, come tutte, ogni giorno devono conciliare il loro lavoro, il loro fare impresa, con gli impegni domestici e familiari.

Rachele Sinico, Coordinatrice CNA Impresa Donna Piemonte, spiega l’iniziativa: «Abbiamo voluto dare voce e spazio a cinque storie di donne che hanno percorso la strada dell’imprenditoria con coraggio e determinazione, affrontando un mondo difficile fatto di imprevisti ma capaci di dimostrare che le motivazioni di una donna sanno superare qualsiasi ostacolo. Le ringrazio per la loro disponibilità e per il tempo che ci hanno dedicato in occasione di un 8 marzo che non è solo una data, non è solo un simbolo ma che è soprattutto un momento di riflessione sul futuro che le donne di tutto il Paese saranno in grado di costruire».

Rossella Calabrò – Presidente CNA Impresa donna Piemonte/Torino

Sono la titolare di Camden, un’azienda di moda che confina con l’arte. Produco pezzi unici e tirature limitate, realizzate con materiali di pregio: abbigliamento, corsetteria e bigiotteria.

L’imprenditrice ha la caratteristica dell’amore per quel che fa: c’è una carica interiore che le fa superare ogni tipo di difficoltà.

Il mio consiglio per le donne che vogliono fare impresa? Mai lasciarsi abbattere, studiare costantemente per crescere, non avere la presunzione di sentirsi arrivate, mai abbassare la guardia.

Ho avuto tre aziende di cui una in campo metalmeccanico, una di autotrasporti e una di analisi chimiche e poi ho seguito una passione che coltivavo sin da bambina e che avevo nel mio patrimonio genetico: una nonna con sartoria da uomo.

Quindi, seguite i vostri sogni e il lavoro sarà per sempre un piacere, osate con pragmatica lucidità.

Da donna è più dura guadagnarsi credibilità, soprattutto in campo tecnico, perché si pensa che una donna sia meno preparata: ci vuole anche forza fisica. Nel campo della moda è più semplice, perché è visto come un settore più femminile. Quando lavori in un campo maschile è più complicato. Ad esempio, se c’è una trattativa, spesso la donna viene considerata meno efficace, ma abbiamo energie e doti per dimostrare che non è affatto così.

Come CNA Impresa Donna, il bello è che siamo tutte diverse e coordinarci è decisamente stimolante; finite le riunioni, si percepisce sempre tanta energia positiva.

C’è molta preparazione sul versante della formazione e degli aggiornamenti, poi c’è tutta la parte normativa e quella sulle politiche attive. CNA Impresa Donna Torino si sta focalizzando sulla formazione delle imprenditrici e sulla leadership, perché essere formate rende consapevoli e quindi più indipendenti.

Iolanda Saia – Presidente CNA Impresa Donna Piemonte Nord

Il nome della mia impresa è semplicemente Saia Iolanda, nome dato da mio papà nel 1987 al momento dell’iscrizione alla Camera di Commercio. Sono partita occupandomi di grafica pubblicitaria, carta stampata e impaginazione, attività che nel tempo si è evoluta nella progettazione dei siti, social media manager, formazione digitale. Sono consulente esterna dell’archivio fotografico De Agostini: dopo il crollo del mercato della carta stampata, ho incrociato sul mio percorso alcuni giovani con cui ho deciso di organizzare dei Gruppi Creativi Dinamici.

Questo connubio tra giovani e chi ha più esperienza ha dato ottimi frutti: ci occupiamo di formazione per far capire alle aziende come funziona il web, oltre a organizzare “Corsi per boomer”, un avvicinamento alle tecniche digitali di base.

In 36 anni di Partita Iva ho sempre avuto fortuna nell’incontrare imprenditrici molto valide, che mi hanno trasmesso una grande positività. Naturalmente, a volte ci sono delle difficoltà: non ci sono aiuti veri per chi ha famiglia o figli. Sottolineo questo aspetto: la vera fatica è proprio l’aiuto che manca, perché avere figli sembra un handicap, quando invece non lo è.

Come CNA Impresa Donna, poche cose ma fatte bene: in 6 anni abbiamo creato progetti per venire incontro alle donne, non per gli aspetti tecnico-fiscali ma toccando questioni riguardanti il benessere. Una donna, per poter lavorare, deve operare in condizioni di benessere. Esempi? Abbiamo organizzato una camminata con una coach del benessere nel Parco del Ticino: 6 km e ad ogni km è stata prevista un’attività di mindfulness.

Ultima iniziativa, il progetto “Voglio essere me” realizzato da team di professioniste che vanno dalla psicologa, alla nutrizionista, alla consulente di moda e galateo aziendale. Ci stiamo occupando di gestione dei conflitti, di come vivere bene l’impresa e poi abbiamo un progetto denominato “LAL Libere Al Lavoro”, che prevede l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazze in difficoltà o vittime di maltrattamento e sfruttamento.

Annalisa Zegna – Presidente CNA Impresa Donna Biella

Sono la titolare di “Lanaviva di Annalisa Zegna”, azienda artigiana tessile. Sono artigiana di maglieria con 12 anni di Partita Iva: un percorso che mi ha portato a fare maglieria artistica; scelgo filati e tinture naturali per capi personalizzati.

Le difficoltà di essere imprenditrici sono tantissime, perché nonostante gli impegni continuiamo a non essere valorizzate. Lo dico chiaramente: il mondo lavorativo è ancora prettamente maschile. La cosa si supera creando dei gruppi, avendo il supporto di associazioni come CNA che danno modo di esprimersi in gruppo per aiutare una categoria molto trascurata. Attraverso il dialogo, nei gruppi si riuscirà a superare questa empasse.

Come CNA Impresa Donna Biella, nel 2017 mi viene data l’opportunità di guidare come Presidente il gruppo biellese. Non avevo competenze in merito, non mi ero mai confrontata a livelli dirigenziali, sono un artigiana, titolare di una piccola impresa. Ho iniziato portando la mia esperienza nei tavoli di lavoro, dove ho incontrato altre donne provenienti da ogni professione e genere. Questo ci ha portato a creare una rete delle varie realtà imprenditoriali femminili.

Tante persone unite che possono indicare la strada giusta, aiutando e rappresentando una categoria ancora trascurata dai suoi interlocutori.

Rosalba Scotto – Presidente CNA Impresa Donna Cuneo, e CIF Camera di Commercio Cuneo

Sono la titolare di “Un vortice di gusto – Bar Rondò”, un bar gelateria pasticceria in centro a Cuneo. Siamo artigiani e, a parte mio marito e mio figlio, siamo tutte donne. Per me è un’esperienza entusiasmante: mi piace il contatto con la gente, nel locale ho cercato di creare un ambiente in cui qualsiasi donna si senta a suo agio.

L’intento è riuscito; nel corso di questi anni ho visto crescere quasi due generazioni di clienti, dalla nonna alla nipote. Con questa attività volevo creare un ambiente familiare, anche se fare impresa, come donna, è più difficile: le donne sono mamme, hanno la parte dei genitori da seguire, i tasselli sono difficili da incastrare. Le mie collaboratrici lavorano molto bene e su questo aspetto c’è molta comprensione. Il welfare aziendale lo abbiamo inventato noi piccole imprese.

Come CNA Impresa Donna Cuneo, siamo trasversali, non abbiamo solo un comitato femminile, siamo unite alle colleghe di Torino e collaboriamo ai progetti comuni che ci consentono di aiutare tutte le donne che muovono i loro primi passi nel mondo dell’imprenditoria.

Giuliana Domenichini – Presidente CNA Impresa Donna Asti

Ho un laboratorio odontotecnico. Il settore è tipicamente maschile e purtroppo devo dire che non è cambiato molto da quando ho iniziato. Sono in attività dal 1984. Ho collezionato soddisfazioni ed attestazioni di stima, sono stata premiata in Camera di Commercio, ma ho dovuto affrontare anche diversi episodi negativi, frutto dell’ignoranza. Ricordo che una volta un signore, trovandosi di fronte un tecnico donna, esclamò sorpreso “Ma lei è capace a lavorare?”

Nel 2023, purtroppo, non è cambiato molto. Persistono gravi difficoltà durante la maternità, tutto è sempre stato ed è molto difficile: personalmente, dopo 40 giorni dalla nascita di mio figlio sono andata a lavorare.

Cosa consiglierei a una donna che vuole approcciare il mio tipo di lavoro? Se ti piace questo lavoro che è di fatto un’arte, devi imparare a sgomitare: ci vuole una grande forza di carattere, non bisogna mai scendere a compromessi, e soprattutto servono grande preparazione e un costante aggiornamento professionale.

Come CNA Impresa Donna, da un anno abbiamo iniziato a lavorare per aiutare la sezione di Asti: insieme a loro stiamo costruendo percorsi in grado di aiutare le donne che vogliono cimentarsi in un mondo del lavoro che ancora oggi è occupato prevalentemente dagli uomini.

Nello dettaglio, abbiamo attivato una specifica agenda di lavoro sul fronte dell’educazione finanziaria e del supporto nell’accesso al credito delle imprese femminili in collaborazione con PerMicro spa.

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