“La Legge di Bilancio stanzia finanziamenti aggiuntivi per il Servizio Sanitario Nazionale, ma questi fondi rischiano di essere insufficienti”. Lo ha detto il Presidente Nazionale di CNA Pensionati Giovanni Giungi nell’intervento di apertura dell’Assemblea nazionale CNA Pensionati del 5 dicembre scorso dal titolo “Sanità. Un diritto per tutti”.

La percezione della salute e dei servizi ad essa collegati da parte dei pensionati italiani sono stati analizzati dall’indagine dell’Osservatorio permanente sulla Silver economy di CNA Pensionati condotta su un campione 3.600 associati e realizzata dal Centro Studi Tagliacarne.

Dalla ricerca, presentata nel corso dell’assise, emerge che il 63% dei pensionati soffre di almeno una malattia cronica o non è autosufficiente, con punte dell’82,9% al Sud. Per curarsi, inoltre, deve attingere spesso alle proprie risorse (il 67,9% con picchi dell’81,4% nel Lazio).

I pensionati, recita ancora lo studio, non conoscono o raggiungono male le strutture territoriali e preferirebbero essere curati a casa. Serve per questo potenziare la sanità territoriale.

“La revisione del PNRR, proposta ed ottenuta dal Governo – ha spiegato Giungi – ha confermato l’impegno a riformare il sistema sanitario. Tuttavia alcuni investimenti sono stati stralciati, ma nuove ed ulteriori risorse sono previste per la telemedicina, l’assistenza domiciliare e le strumentazioni tecnologiche innovative. Queste misure sono importanti, ma non bastano per affrontare questa sfida”.

“Si tratta di 3 miliardi che però saranno ripartiti per 2,4 di essi nel rinnovo dei contratti del personale sanitario e 600 milioni da dividere per far fronte alle altre esigenze del funzionamento del Sistema Sanitario, dai Lea, alle liste d’attesa e così via – ha chiarito il Segretario Nazionale di Cna Pensionati Mario Pagani -. E se a causa all’erosione del potere di acquisto delle pensioni, con una cattiva indicizzazione all’inflazione e con un fisco penalizzante per i pensionati, gli anziani non riusciranno a far fronte alle loro esigenze di cura si aprirà un problema serio per Paese”.

Il tema della scarsità delle risorse stanziate nella Legge di Bilancio è stato sottolineato anche da Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd. “Siamo convinti che la Legge di Bilancio dovrebbe avere un’altra impostazione. Più risorse, più assunzioni di personale per essere non solo vicini al personale ora in sciopero, ma anche per dare più risposte ai cittadini, a partire dalle persone più anziane”.

“La sanità deve essere vista come un investimento soprattutto a favore degli anziani – ha detto poi Elena Murelli (Lega) della Commissione affari sociali e sanità del Senato intervenuta in collegamento video -. Abbiamo avviato la riforma della medicina territoriale con la Legge delega. Non è un obiettivo facile ma contiamo di portare risultati già con la Legge di Bilancio dell’anno prossimo. Con il Pnrr si finanzieranno oltre 3mila case di comunità che tuttavia non devono essere cattedrali nel deserto”.

Il senatore FdI Ignazio Zullo ha teso la mano ai pensionati della CNA. “Trovo nella CNA Pensionati un interlocutore lodevole – ha detto -, mi farò latore delle sue istanze all’interno della commissione Sanità del Senato in cui sono il capogruppo di Fdi”.

In apertura dei lavori dell’Assemblea ha portato il suo saluto il Presidente Nazione della CNA Dario Costantini.

“Il tema della sanità a cui la Cna Pensionati ha dedicato la sua Assemblea è un tema centrale per il Paese – ha chiosato Costantini -. Ma sono altrettanto importanti per noi anche quelli del lavoro e dell’energia. Problemi, questi, che stanno investendo il futuro di tutti”.

Le conclusioni della giornata sono state affidate al Segretario Generale della CNA Otello Gregorini. “La sanità deve essere un diritto di tutti e deve avere una impostazione pubblica – ha chiarito -. E così come l’istruzione o l’immigrazione non può essere terreno di scontro ideologico fra le forze politiche che invece sono chiamate a trovare una sintesi”.

All’Assemblea Nazionale era presente una delegazione del Piemonte composta da Renato Ciocchetti, Presidente regionale, Enzo Innocente, Sergio Basso, Vilmer Pozza, Ivana Vezzoli della Direzione regionale, Emanuela Cirio e Simone Trovò Santi.

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