Questa mattina presso la sede di UniCredit University-Agorà di Via XX Settembre a Torino, in occasione dell’Assemblea Regionale di CNA Piemonte, è stato presentato il VI Rapporto Monitor dell’Osservatorio Micro e Piccole Imprese di CNA Piemonte, realizzato in collaborazione con UniCredit.

La mattinata si è aperta con i saluti dell’Assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano e della Regional Manager Nord Ovest di UniCredit Paola Garibotti e ha visto al centro dei temi trattati un focus sulla continuità di impresa e passaggio generazionale, oltre ad affrontare il tema del mismatch tra domanda e offerta lavorativa, problematiche che per le imprese stanno assumendo dimensioni decisamente critiche.

L’Assemblea ha visto un’ampia partecipazione anche da parte della Politica con una nutrita rappresentanza dei Parlamentari Piemontesi tra cui la Vice Presidente del Senato Anna Rossomando, il Senatore Roberto Rosso, gli Onorevoli Fabrizio Comba e Alessandro Giglio e la Senatrice Paola Ambrogio.

Erano presenti, oltre al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, le Onorevoli Chiara Appendino, Chiara Gribaudo, Augusta Montaruli e L’Assessora Regionale all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Elena Chiorino che hanno preso parte alla tavola rotonda sui temi evidenziati dal Rapporto Monitor.

Ha chiuso i lavori il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte, dichiara: “Leggendo il rapporto Monitor si capisce che l’impresa non è esclusiva proprietà dell’imprenditore, del fondatore o della sua famiglia, ma appartiene anche ai collaboratori, e alle loro famiglie, ai fornitori, al territorio in cui è inserita. L’impresa è un ‘valore sociale condiviso’. Per questo la Politica deve investire concretamente su azioni e misure a favore della continuità di impresa e del ricambio generazionale.

Il tema del rapporto monitor di quest’anno è qualcosa di molto vicino ai nostri cuori: il lavoro. In un momento storico caratterizzato da una serie di sfide senza precedenti le nostre imprese si trovano a fronteggiare una serie impressionante di ostacoli. L’inflazione, la frenata del Pil, una crescita 2023 che probabilmente sarà corretta al ribasso, i tassi di interesse instabili e le restrizioni creditizie rappresentano sono alcuni degli elementi che influenzano la nostra vita lavorativa quotidiana.

C’è però un’altra sfida che pesa enormemente sulle nostre spalle: la ricerca di manodopera qualificata. Sentiamo parlare continuamente di fabbisogno occupazionale e delle difficoltà nel reperire lavoratori adeguatamente preparati per le nostre aziende. Non solo: ci confrontiamo anche con una disparità tra la richiesta e l’offerta di lavoro che continua essere un tema di discussione tra imprenditori, media e politica, il cosiddetto mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Allo stesso tempo il nostro panorama demografico ci presenta una situazione inquietante come quella dell’inverno demografico, un differenziale allarmante tra coloro che entrano nel mondo del lavoro e coloro che ne escono.

Dati preoccupanti indicano che questo divario potrebbe raggiungere il 50% entro i prossimi 10 anni, segnando un’importante sfida che dobbiamo affrontare insieme. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di analizzare e discutere queste questioni cruciali”.

Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte: “Le ditte artigiane e le piccole imprese piemontesi associate alle CNA piemontesi nel 2023 si trovano in una condizione di ‘stabilità inclinata’. Il novero delle imprese che segnala un incremento dei diversi fattori (fatturato, occupazione, domanda interna ed estera, investimenti) diminuisce progressivamente e, per converso, rimangono sostanzialmente stabili quelle che conoscono una diminuzione.

Per quanto riguarda le strategie per la competitività, siamo di fronte a delle ‘strategie in chiaro-scuro’: la sensazione complessiva è sì di continuità con quanto rilevato nelle scorse edizioni, ma con un incremento di visioni e azioni legate più al passato noto, che a un futuro da esplorare. Si investe un po’ di più nel capitale umano, ma si riduce lo spazio di investimento nell’innovazione di processo e di prodotto.

C’è poi il tema di quelli il rapporto chiama ‘Passaggi imprevidenti’: la questione demografica, come già detto, è sicuramente un tema strutturale che non riguarda solo la struttura della popolazione, ma ha riverberi su tutte le dimensioni sociali ed economiche: dalle scuole che non riescono a formare le classi perché mancano le giovani generazioni, alle famiglie con anziani da seguire che non trovano personale di cura, fino alle imprese che faticano a trovare manodopera disponibile e gli imprenditori che non riescono a realizzare il passaggio generazionale.

Sotto questo profilo possiamo mettere in luce due aspetti distinti, ma complementari fra loro: la continuità d’impresa e il passaggio generazionale. In entrambi i casi, per la maggioranza relativa degli interpellati ci muoviamo in un territorio ancora ignoto, inesplorato”.

Paola Garibotti, Regional manager di UniCredit Nord Ovest, afferma: “Come UniCredit siamo da sei anni orgogliosamente partner di CNA Piemonte perché riteniamo che il mondo delle imprese artigiane rappresenti la spina dorsale del nostro sistema produttivo. Pongo molta attenzione ai temi trattati dal monitor di quest’anno, in quanto ritengo i giovani una risorsa imprescindibile per lo sviluppo della nostra società e proprio in quest’ottica assicurare un passaggio generazionale quanto più accurato e strategicamente pianificato, all’interno delle imprese artigiane, ma non solo,  sia un processo fondamentale per garantire il successo delle aziende”. 

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